Massimo Pastura
Moasca
La provincia di Asti
Il vitigno Barbera

LA PROVINCIA DI ASTI

La Provincia di Asti è stata istituita con Regio Decreto del 1 Aprile 1935

Ha una superficie 1511 Kmq (1510.76) e circa 210 mila abitanti.

Si suddivide in 118 Comuni

Al centro del Piemonte, l´area attuale della provincia di Asti comprende 120 comuni, un´unica città, Asti, e un territorio quasi interamente collinare attraversato dal fiume Tanaro e da vie di comunicazioni importanti fin dall´epoca romana. Risale proprio a questo periodo lo sviluppo di quest´area con al centro la città di Asti, già vivace centro commerciale.

La posizione strategica della città è uno degli elementi della grande potenza e ricchezza di Asti nel Medioevo. Tra l´XI e il XIV secolo il libero comune di Asti è uno dei più potenti e ricchi del nord Italia e i suoi territori si estendono scontrandosi contro l´altro grande potere di quest´area: il Marchesato del Monferrato. Le testimonianze di questo periodo ricco e burrascoso sono in Asti le torri, le caseforti, la splendida cattedrale gotica, la collegiata di San Secondo, la cripta di Sant´ Anastasio, lo stesso impianto urbanistico del centro storico, e in provincia i castelli, le fortezze, i borghi fortificati nati per le esigenze strategiche dell´uno e dell´altro potere. Le facili vie di comunicazione fecero però anche sì che qui sia arrivato molto precocemente il cristianesimo e quindi tantissime sono le testimonianze religiose: l´astigiano è attraversato dalla Via Francigena, l´insieme di percorsi seguiti dai pellegrinaggi verso Roma.

Sulle tracce di questi percorsi sono visibili le pievi romaniche, in un itinerario di grande suggestione anche paesaggistica e l´abbazia di Vezzolano, una delle tappe di questi itinerari della fede medioevale insieme al complesso di San Pietro in Asti. Con la fine del medioevo iniziano nel XVI secolo sanguinose lotte per la successione al Marchesato del Monferrato che danneggeranno molti dei castelli e cambieranno l´assetto politico della zona. Pacificato il Monferrato sotto la famiglia Savoia, molte fortezze diventano eleganti castelli settecenteschi come le residenze di Piea, Castell´Alfero, San Martino Alfieri, molte caseforti in Asti diventano sontuosi edifici nobiliari. Romanico, gotico e barocco convivono spesso in questa zona, ma in modo sempre armonico, mai dissonante.

Là dove i castelli furono distrutti dalle guerre, tra `600 e `700 vengono erette maestose parrocchiali barocche, spesso imponenti rispetto alle dimensioni dei paesi e spesso contenenti opere di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, pittore manierista vissuto nella cittadina monferrina le cui chiese sono vere e proprie pinacoteche della sua scuola.

A questo proposito molte sono le occasioni di visite artistiche in Asti e provincia. A partire dal capoluogo, i Musei Paleontologico, Archeologico e Civico permettono di comprendere l´evoluzione geologica, storica e artistica del territorio. In provincia l´esposizione sul romanico nella foresteria dell´abbazia di Vezzolano permette di comprendere invece meglio l´arte romanica che tanti segni ha lasciato sul nostro territorio.

Molti sono in provincia i Musei dedicati al passato più recente, ma non per questo meno importanti: il Museo di Arti e Mestieri di Cisterna d´Asti ricostruisce in modo eccezionale botteghe artigiane, attività ormai perdute, i Musei dedicati al vino, alla sua produzione, agli antichi utensili, mantengono viva la cultura contadina e materiale del Monferrato. In questo settore è molto importante il lavoro svolto dagli Ecomusei, con l´apertura di tante piccole realtà museali locali. Molti sono ancora gli aspetti da segnalare, ad esempio i luoghi legati a personaggi come San Giovanni Bosco. Il suo Santuario a Castelnuovo Don Bosco è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.

 
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